domenica 25 ottobre 2015

I viaggi raccontati dai periodici. Sogni che rimangono patinati.

Avete mai sfogliato una di quelle riviste patinate che come argomento parlano di viaggi ? Siano essi periodici, quindi testate vere e proprie o inserti di quotidiani, sembrano tutte create avendo un unico scopo, farti capire quanto tu sia povero e quanto lontane e remote siano le possibilità che tu possa mai fare i viaggi che raccontano.

Non importa che le destinazioni siano esotiche o dietro casa, il giornalista, quel bastardo fortunato, come sempre  mette in funzione il sesto senso per trovare sempre il massimo possibile. E quindi dopo averti fatto venire l'acquolina in bocca con descrizioni da mille e una notte, fotografie che ti trasportano in una dimensione lontana, passano a darti il cosiddetto calcio sugli stinchi.

Si perché, nell'articolo ti hanno descritto l'agriturismo, al "Viandante Povero" della quale tu non conoscevi l'esistenza ma che dista un paio d'ora da casa. Camera con letto a baldacchino, vista mozzafiato su panorami adagiati su colline fatate e velate da una nebbia fluttuante che ricorda massaggi orientali.

La descrizione ti rapisce, piscina, sauna e una tavola imbandita da banchetto nunziale, e ti dici dai perché no, in fondo un fine settimana si potrebbe andare a fare una gita. Però poi come sempre lo sguardo si sposta nel box solitamente in basso a destra quella che ti descrive i prezzi. E ti rendi conto che una camera matrimoniale in offerta speciale il 22 febbraio, con prima colazione, costa quanto la settimana che hai passato a Rimini con tutta la famiglia nel mese di luglio.

E così capisci le ragioni del nome "Al Viandante Povero". In quanto ad inizio soggiorno, il venerdì, avevi un conto in banca, si magro è vero ma che con orgoglio custodiva i risparmi di una vita. Al lunedì, a fine weekend, l'unico povero saresti tu, ovvero il viandante che ha fatto l'errore di prenotare.

A parte qualche rivista particolarmente attenta alle tasche dei comuni mortali, la maggioranza delle testate di settore sembra ancora vivere negli anni 80 quando ancora in questo paese girava la moneta. Viaggi e posti improbabili senza considerare il target alla quale si rivolgono.

Paradosso assoluto le riviste di bordo delle compagnie aeree low cost.

Hai speso 32 € andata e ritorno di biglietto aereo, partendo il martedì sera alle 23.55 e ritornando il giovedì con volo alle 4.55. Hai preparato lo zaino con il bilancino di precisione ed il calibro.
Il bilancino da oreficeria per non superare i kg di franchigia e non dover quindi pagare l'imbarco dello stesso. Il calibro lo hai usato per calcolare l'area ed il volume, ovvero le dimensioni ammesse a bordo, che naturalmente cambiano da compagnia a compagnia, alla faccia dell'Europa Unita.

Sei soddisfatto, l'aereo decolla e prima che gli assistenti di volo si trasformino in persone urlanti che ricordano gli ambulanti dei mercati meridionali, proponendoti di tutto, prendi la rivista di bordo e la sfogli incuriosito. Vai alla sezione "Dove Mangiare" della città che tra un paio d'ore avrai il piacere di visitare. Dopo un rapido sguardo sconsolato la metti via. I tre ristoranti suggeriti hanno un costo a persona, vini esclusi, identico al budget che hai stanziato per l'intero soggiorno per te e signora.







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