Marco Parma, questo è il nome dell'educatore, fine conoscitore di culture e tradizioni che ricopriva (a quanto scrivono ha rimesso il mandato) il ruolo di Preside di una scuola di Rozzano.
Da anni ormai si combatte la battaglia che la diversità tra le culture è ricchezza, le diversità accrescono il nostro sapere, concetti che tra l'altro approvo e che seguo da sempre.
Nonostante tutti gli sforzi ecco che ogni tanto arriva lui, il burocrate indefesso, il funzionario statale integerrimo, il consigliere comunale che si eleva a grande statista.
E così secondo questi esempi di moralità e politica, il rispetto delle altrui culture e tradizioni lo si ottiene solo se si da un calcio nel sedere alle nostre.
E vai di crocifissi levati per editti dalle scuole o per l'appunto l'ultima genialata cancellare le feste del Natale a scuola.
Fate attenzione queste prese di posizione da provetti Montessori non arrivano solo da protosinistrini intossicati dal Boldriniano pensiero. Basti ricordare il Sindaco fenomeno di Adro, sconosciuto paese ai più sino a quando il primo cittadino decise di tappezzare la scuola con il simbolo padano per comprendere che l'idiozia grazie al cielo colpisce trasversalmente da sinistra a destra.
Insomma se abbiamo capito bene il pensiero di questi Illuministi de noantri, queste teste di folli, queste teste di insani, insomma teste di pazzo, se a casa mia invito un caro amico musulmano dovrei far indossare il velo a mia moglie?
Quindi secondo questa filosofia di questi immensi fogli di carta, grandissimi fogli di carta, insomma grandissimi foglioni, se invitiamo a casa ancora il nostro amico musulmano e famiglia e siamo sotto natale, prima di aprire la porta dobbiamo smontare albero, addobbi e pastorelli vari per non urtare la sensibilità degli ospiti?
Scherziamoci pure sopra, ma sono cresciuto con una idea chiara nella testa, se vai a casa degli altri, porta rispetto per come vivono e rispetta le loro abitudini, non lamentarti e impara. Basterebbe questo piccolo accorgimento per capire che l'integrazione può avvenire solo se c'è rispetto reciproco e non a senso unico.
Ad onor del vero, tornando alla scuola di Rozzano, leggevo che i primi che si sono stupiti sono stati proprio i genitori dei bambini musulmani che candidamente dichiaravano che non avevano nulla in contrario, anzi raccontano di come i loro bambini avessero sempre partecipato alle feste natalizie.
Per concludere vorrei dire a quella parte di pensatori che appoggiano le fesserie sopra descritte che non esiste integrazione per esclusione, ovvero far si che una cultura debba rinunciare a qualcosa per far contento l'altro.
L'integrazione per come la vedo io che non sono nessuno, avviene se si favorisce l'emulsione delle diverse culture, ovvero prendendo a prestito un termine scientifico, pur essendo mescolate le singole parti mantengono le proprie peculiarità.