lunedì 7 dicembre 2015

Vladimiro. Che gran figlio di Putin.

Nel 1985 quando ero uno studente pieno di ideali decisi di studiare il russo all'università. Due anni passati ad imparare il cirillico ed una lingua che mi affascinava dai tempi di Michele Strogoff in televisione. I russi, i cosacchi, l'inverno la neve.

Nel 1995 sono anche riuscito a lavorare per un certo periodo con i Russi, non che fossi in grado di fare conversazione, ma riuscivo quantomeno a difendermi, non perdermi per Mosca e non morire di fame. Poi come sempre la crisi, l'economia russa che va a rotoli il rublo....bla bla bla, insomma mercato russo chiuso nel 1996, cambio di azienda e io che come un pirla mi dimentico completamente la lingua (salvo qualche impacciato saluto).
Vignette AGJ

E oggi alla luce degli avvenimenti recenti, forse sarebbe stato meglio continuare a studiarlo.

Se ai tempi dei miei studi universitari c'era ancora l'Impero Sovietico ed il muro in totale caduta libera di prestigio ed importanza, oggi invece, dopo anni di sopito ruolo di comprimario la Russia grazie a Putin, torna ad essere non solo una reale controparte, ma a quanto pare, l'unica nello scenario internazionale che apparentemente sembra essere cosciente di cosa stia facendo.

Attenzione, non sto dicendo che fa bene e non intendo celebrare la politica Russa, sto solo dicendo che a quanto pare il buon Vladimiro sembra essere l'unico con le idee chiare.

E così dopo essere stati per bene indottrinati sulla  Russia cattiva contro i separatisti Ucraini, adesso dover ammettere che Vladimiro è l'unico con un minimo di acume politico ai molti Panzocrati Europei (politici che pensano solo a magnare) risulta veramente indigesto.

Come dicevo l'Ucraina è stata venduta nei nostri media come un'aggressione russa, e forse vi è un fondo di verità, ma vi invito a leggere questo articolo per avere una visione quantomeno critica e differente, che parla appunto di come il Dombass sia una regione ricca di giagimenti naturali di gas. Naturalmente bisognerebbe controllare le fonti, verificarne i contenuti, non vi chiedo di credere, bensì di riflettere.

Insomma in difesa del popolo Ucraino, dicono loro, mentre invece sembra che ad essere difeso sia come sempre l'interesse economico di pochi.

E sulle immagini televisive, abbiamo additato il Putin come brutto e cattivo applicando sanzioni che in Europa hanno messo in ginocchio migliaia di aziende che facevano affari con i discendenti dei cosacchi. Mente in Russia abituati da secoli ad assedi ben più duri, non hanno fatto altro che accrescere il consenso nel confronto del Cremlino. Noi piangiamo miseria, loro brindano con la vodka.

Altro esempio di lungimiranza politica europea, il caso Turchia.

Visto che è nella Nato appoggiamo la Turchia governata da un Califfo in giacca e cravatta e che stando alle parole del virile Vladimir, compra petrolio sotto banco dall'Isis.(Qui vi garantisco che non avevo bisogno di Vladimiro che me lo dicesse. Ci ero arrivato già da solo che qualcuno facesse il furbo)

E mentre noi diamo soldi ai Turchi per tenersi in casa gli immigrati siriani, il buon Vladimiro è l'unico che invece di sparare bombe su sterpi o colline aride come fanno in maniera bizzarra gli altri, comincia a colpire i rifornimenti di petrolio. Certo non ha ancora avuto le palle di colpire i giacimenti, ma insomma creare difficoltà logistiche è già qualcosa.

E noi cosa facciamo per fare arrabbiare il granitico Vladimiro? Prendiamo uno stato piccolo e con tutto il rispetto di dubbia importanza strategica fondamentale come  il Montenegro e lo invitiamo ad entrare nella Nato. Tiè dispetto, gnè gnè !

Come dire che alla riunione di condominio voi che avete 95 metri quadrati siete in guerra con l'avvocato dell'attico. Questo possiede 275 metri quadrati di millessimali riscaldati a pannelli solari  e voi che fate? Vi alleate con il nuovo arrivato che vive in affitto nel monolocale di 27mq.

Insomma quello che vedo è una Europa in ordine sparso su tutto, sicurezza, immigrazione, economia dove ognuno fa come gli pare. E in mezzo a tante educande che urlano a destra manca ecco che arriva lui, il Vladimiro che dice adesso ci penso io.

E noi stizziti da tanto ardire continuiamo pure a fargli i dispettucci, tanto come diceva una canzone degli Stadio, lui se ne frega in quanto è grande però...è un grande figlio di Putin !










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