mercoledì 12 agosto 2015

EXPO Boh ?

Lo ammetto non sono mai stato molto convinto dell'Expo, per carità è solo un parere personale naturalmente ma credo che se quei soldi fossero stati spesi per progetti reali contro il mal nutrimento in alcune zone del mondo avrei preferito. 

Ma come detto, trattasi di puro parere personale e quindi torniamo a noi, EXPO, Milano.

L'occasione per visitarlo è stato rivedere un caro amico, che al contrario di me, ci teneva in maniera particolare e allora venendo io da Bologna e lui dalla mia Sicilia ci siamo dati appuntamento come spesso avviene in posti strani. Questa volta è toccato vederci ad EXPO.

Ok, deciso il giorno cominciamo con il cercare le offerte con i treni perché di andare in macchina non se ne parla. 

Offerte, un parolone. Italo ancora ha una certa decenza nei prezzi ed offre una andata e ritorno in giornata tutto sommato ad un prezzo abbordabile, l'importante è che tu sia desideroso di una visita bonsai perché arriva intorno alle 12 e riparte intorno alle 18. 

Troppo poco tempo, non resta che la cara Trenitalia, cara non in senso di amorevole ma di ladra arrabbiata. Nel sito ti dice a partire da 25 € andata e ritorno, ma non specifica che devi fare i biglietti 8 mesi prima se vuoi avere quei 2 posti a disposizione.

Morale 68 € andata e ritorno.


Ingresso EXPO, e li fortuna ero dotato di biglietto donato del valore di 32 € , ma se avessi voluto comprarlo al momento 39 € il giornaliero.

Però 100 Euro e dobbiamo ancora entrare , bene ti convinci che è una cosa a livello mondiale che vengono da tutto il mondo a visitarlo, insomma armati di un minimo di poca volontà si arriva, ci si incontra, baci abbracci tutto bello e si comincia la visita.


In breve, per visitarlo bene e tutto ci vorrebbero almeno 4/5 giorni, in quanto è impensabile di vedere in giornata più di 2/3 padiglioni che sono tra i più attesi, motivo? Vi spiego. 

Padiglione Italia 1 ora di fila; Padiglione Brasile oltre l'ora di fila, Padiglione Giappone 2 ore di fila e così tutti quelli che erano i più richiesti. 


Quindi sei costretto a dire ok, l'Italia bisogna vederla, poi ne fai un'altro dei top, ed è partita mezza giornata, e cambi strategia e ti dedichi a puntare quelli dove fila non ne hai, almeno potrai dire che oltre il culone della straniera che hai avuto di fronte per 1 ora al padiglione Cina, hai visto anche dell'altro.

E così vaghi tra il Mozambico e il Suriname attorniato da semi di cacao e piante esotiche, bancarelle piene di elefanti di balsa, incensi e collane etniche. Insomma il classico panorama di un comunissimo mercatino domenicale di paese.

Oppure ti lasci ingannare dalla furbizia araba che ti dice visitate il Kuwait sono solo 4 minuti di fila. E te ne sei sparato 30 per visitare 3 minuti di effetti speciali di tuoni e fulmini sul deserto.

Poi arriva la fame, e se come me dici, no almeno vado li provo qualcosa di particolare, prepara almeno abbondanti 40 €, si come un rinomato ristorante in centro, con la differenza che sei in una fiera e ti fai almeno 20 minuti di fila anche li. 

Volendo puoi spenderne 15€ e mangiare panini, ma a questo punto tanto fare come tanti saggi che ho visto in giro, ovvero il classico panino con la frittata da casa. Farà poco EXPO ma fa tanto bene alle finanze personali.

Insomma a parte un leggero reflusso gastritico visitando il Padiglione Italia, in quanto ti rendi conto che il nostro è un paese meraviglioso, bellissimo, pieno di delizie che noi italiani umiliamo quotidianamente, non ho ancora trovato una ragione valida per consigliare di visitare l'EXPO.

Concludo con un pensiero che mi gira per la testa, chissà come avrà reagito il tipo che ancora prima di varcare gli ingressi come me ha pensato di farsi un caffè. Lo avevo dietro e ha provato (senza successo) a fare il furbo saltando la fila alla cassa per far prima, che giornataccia avrà passato poveretto una volta entrato...










2 commenti:

  1. Hai ragione, non è stato organizzato per niente bene e ti spiego il perché di queste interminabili file. Video. Video da vedere ovunque dalla durata di almeno 15 minuti. Pochi i paesi che hanno pensato ad un percorso facile da attraversare... e parlo anche dal punto di vista dell'accessibilità in carrozzina. Noi, abbiamo saltato le lunghe file perché uno di noi è paraplegico, ma questo non significa che a fine giornata non fossimo stanchi anche noi. Le persone con disabilità hanno la precedenza al pari delle famiglie con passeggino e ho visto bambini, quasi ragazzi, trasportati in passeggino solo per avere la priorità e noi in coda a loro solo perché arrivati dopo. Le persone con disabilità hanno la priorità non per cortesia, ma per esigenze reali di lunghe soste di riposo e di facile accesso ai servizi igienici, ma per questo, il personale non è stato formato. Si parla del grande successo dell'Expo per il gran numero di biglietti venduti, ma nessuno parla delle statistiche di utenti soddisfatti. Noi ci siamo divertiti, ma se devo dire che sono uscita dalla fiera meditando sul tema dell'alimentazione, no, non posso. L'ho vista più come una vetrina per pubblicizzare turisticamente i propri paesi e l'Italia è stata una delle più imbellettate sul tema. La stretta allo stomaco l'ho avuta anche io quando alla domanda "come si fa nel 2015, ad una manifestazione mondiale, progettare ancora in modo superato e non inclusivo? " non sono riuscita a trovare la risposta...

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    1. Comprendo pienamente il tuo punto di vista, in quanto non ti nascondo che anche io mi sono posto la domanda sulla eventuale accessibilità di persone diversamente abili. E' chiaro che la tua esperienza diretta conferma i dubbi di una manifestazione creata più come show, che come punto di partenza per una riflessione più ponderata sul tema alimentazione. Sarebbe veramente interessante conoscere il parere dei visitatori ed il loro grado di soddisfazione. Sono convinto che ne sentiremmo delle belle. Grazie per il tuo intervento.

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