lunedì 24 agosto 2015

Ferragosto Italia mia non ti conosco.

Si riapre il paese !

Con oggi termina come ogni anno quel periodo di due settimane dove a discapito di qualunque crisi in atto o minacciata, il paese va in letargo. Per l'appunto le due settimane a cavallo di ferragosto.

Per l'amor del cielo le ferie sono sacre e tutti hanno il diritto di goderne come e quando vogliono, nonostante tutto faccio fatica a comprendere come la maggioranza del popolo italico ami ancora ammassarsi nelle amene località di villeggiatura nel periodo più confuso e costoso dell'anno.

E' vero che ci portiamo dietro un retaggio da boom economico dei lontani, lontanissimi anni 60, quando le grandi industrie italiane (oggi tedesche o emigrate in Olanda per ovvie ragioni fiscali) chiudevano i battenti per tutti il 1° di agosto per riaprire alla fine del mese. Permettendo così alle famiglie, libere dagli impegni scolastici di potersi fare la "villeggiatura".

Che nostalgia per quel periodo nella quale tutti o quasi, si permettevano lunghe vacanze al mare o sui verdi monti. Oggi le famiglie non possono certo permettersi lunghi periodi di stacco, a settembre ci attende il muto, l'assicurazione, la Tari etc... Così si fa di necessità virtù.

E allora eccoci pronti a farci spolpare vivi da compagnie aeree, alberghi in riviera che non vedono un restauratore dall'epoca di Fellini e che ancora oggi a discapito della tecnologia rampante ti fanno pagare come extra il WIFI in camera (quando ne dispongono) o peggio l'aria condizionata (sempre appunto che se ne siano dotati). 

Di contro, ci troviamo a vivere situazioni paradossali dove chi resta in un piccolo centro (le cose in città sono leggermente diverse) si trova a vagare desolato per panorami degni di uno scenario post atomico. Tutto chiuso, tutto serrato, tutti via.

Ti serve un idraulico, perché se la sfiga deve succedere ti succede il 7 agosto, impara a nuotare, ti serve un meccanico, impara ad andare in bicicletta, hai bisogno di un antennista, prendi un libro (che male non fa).

Anche per i servizi essenziali, ti sentirai rispondere, siamo sotto organico, ci sono le ferie e farai fatica a comprendere perché nonostante tu sia  l'unico in fila aspetterai comunque due ore.

Appunto le ferie, che ribadisco sono un diritto inalienabile, ma perché non favorire un minimo di giro economico, senza essere spennati, perché non provare a cambiare questa abitudine tipicamente italiana ?


Che senso ha pagare 1.000 € la stessa casa che a Giugno ne costa 400 € o 500 € lo stesso volo che normalmente compreresti al costo di una pizza ? 


E' chiaro che un primo passo dovrebbe esser fatto dal settore pubblico, per favorire uno scaglionamento a catena e portare anche chi opera nel privato a non concentrare il tutto nei mesi di maggior traffico.




Pensateci, al costo di una settimana in Salento nel mese di agosto, ci andremmo ai Caraibi in febbraio e oltre al riposo si favorirebbe l'allargamento dei propri orizzonti mentali (che male a questo paese non farebbe proprio). 

Altrimenti, se proprio non possiamo fare a meno di ballare la Taranta e bere dell'ottimo Primitivo di Manduria andiamoci a maggio, spenderemmo un terzo.

E' solo una riflessione, e mi piacerebbe sapere quanti condividono questo pensiero. Anche perché a rendere tutto più assurdo, tra un poco cominceranno la campagne pubblicitarie di tutte le compagnie aeree che ci prenderanno in giro promuovendo viaggi dall'altro capo del mondo andata e ritorno a 400 €, si la stessa cifra che tu hai pagato per 2 giorni in un appartamento senza aria condizionata a Punta Marina.

Se allettato dalle tante offerte che pioveranno da metà settembre al 8 dicembre (bastardi) ti sentissi impavido e provassi a chiedere al capo servizio o titolare di staccare ad ottobre, la faccia disgustata che riceverai in cambio sarà la medesima di quando chiedesti l'aumento. 

E allora lascerai perdere aspettando il prossimo ferragosto.







  

2 commenti:

  1. è praticamente impossibile conciliare impegni di lavoro, scolastici e sportivi durante il normale periodo. E' difficile trovare anche un week end, considerando che molti ragazzi - vanno a scuola anche il sabato, figurarsi un'intera settimana. Paola

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  2. Grazie Paola per l'intervento. La mia infatti vuole essere una riflessione mirata prorpio al fatto che se continuiamo a concentrare tuttle le attività tra settembre e maggio è poi logico che le ferie le facciano tutti in agosto. In altri paesi europei vi sono diversi stacchi durante la stagione scolastica ad esmpio, favorendo così uno scaglionamento. Sono d'accordo con te che allo stato attuale è purtroppo improponibile per molti.

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