sabato 3 ottobre 2015

Europa. Un condominio improbabile

Che il messaggio di un Europa come elemento aggregante al momento stia fallendo ce lo conferma, secondo il mio punto di vista, l'ennesima chiamata alla secessione arrivata dalle elezioni Catalane di domenica scorsa.

Se andiamo a chiedere in giro per l'Europa, quell'idea romantica di entità che funga da collante delle differenze culturali dei popoli che la compongono ci renderemmo conto che essa sta svanendo lentamente giorno dopo giorno.

Un idea colpita duramente, non solo dalla crisi economica, come molti sostengono, ma a mio parere anche dall'inefficacia dimostrata nel tempo delle istituzioni europee, nel comprendere le aspirazioni di un popolo diverso per culture, aspirazioni e modi di vivere.

I burocrati, invece, si sono concentrati unicamente in alchimie finanziarie e bancarie che hanno fatto si che al posto di essere la Fata Turchina dolce e comprensiva, oggi l'idea di Europa appaia ai più come uno spietato Mangiafuoco.

Ci troviamo, dunque, da una parte l'Europa intesa come Istituzione, che propende ad allargare i propri confini, in un abbraccio sia accogliente che stritolante.

Dall'altra, a livello locale, singoli movimenti che spingono affinché si possano frammentare tali frontiere, in un insieme di mini Stati. Insomma un prototipo di Europa modello Torta Sbrisolona.

Il filo conduttore di tutti coloro che gridano alla secessione è sempre lo stesso: vogliamo restare in Europa, ma vogliono abbandonare la Spagna, il Regno Unito, il Belgio etc.

Proviamo a giocare, immaginiamo un condominio di 28 unità abitative.

Stabile luminoso, ristrutturato negli anni 60 e successivamente negli anni 90.  Posizionato in maniera invidiabile. Abbastanza rissoso in precedenza, sin dalla sua costruzione, ma che da tempo oramai convive in relativa tranquillità in quanto dotatosi di un innovativo e ferreo regolamento condominiale.

Lo stabile è un insieme di singole realtà o unità abitative. Appartamenti, attici, depandances, piccoli monolocali, dove tutti contribuiscono pagando la retta in base ai millessimi.

http://historiana.eu/collection/satirical-maps
Come amministratore condominiale si è autoproclamata la Sig.ra Germania, che possiede tutto il 4 piano ed aspira al giardino dei Signori Italia, al marito operaio della Signora Ceca e a tutto quello che può comprare, visto che gode di un discreto reddito.

In verità fino agli anni 90 disponeva di metà superficie. Poi con l'aiuto di tutto il condominio che ha concesso prestiti generosi, è entrata in possesso dell'appartamento confinante ad Est e dopo una lunga battaglia di carte bollate con il proprietario del palazzo di fianco, ha potuto finalmente buttare giù il muro che divideva i due appartamenti.

Ad un certo punto e senza che nessuno validasse tale posizione, dall'altro del conteggio millesimale più elevato, si è auto proclamata Amministratore Condominiale e decide gioie e dolori delle famiglie che compongono questo variopinto condominio.

 3° Piano, famiglia Spagna, la moglie Catalunia,  dice, basta con te non ci sto più, vado a vivere in tinello. Come in tinello risponde il marito, certo risponde con cipiglio la signora, voglio restare nel condominio perché mi trovo bene con i vicini, la posizione è buona e poi godo di tanti servizi.

2° Piano in un appartamento piccolo, due vani, la famiglia Belgique, dove Madame Le Fiandre è da anni che minaccia di andare a vivere in balcone. Senza contare i Signori Corsi quelli del monolocale vicino la famiglia De Francia.

I De Francia sono particolari, si credono sempre i migliori in tutto, un poco boriosi ma simpatici in fondo. Fanno a gara con gli Italia a chi ha il giardino più bello, il vino più buono, il formaggio migliore. Sarebbero simpaticoni.Peccato che ogni volta che si eccitano e sentono parlare di agitazioni nel quartiere arabo di fronte, prendono e senza che nessuno gli chieda nulla se ne vadano a fare a pugni a nome di tutti .

Diversa è la storia della Famiglia Britannia, sono coloro che godono della posizione più invidiata. Una dependance separata dal resto dello stabile dal laghetto dei pesci rossi. Loro vorrebbero tanto separarsi dal condominio, peccato che abbiano usufruito per anni delle spese comuni per la ristrutturazione di tutto il comprensorio e quindi tratto beneficio in termini di valore economico. Fossi io l'Amministratore, mi piacerebbe prendere per la collottola il capo famiglia e dirgli "prima mi ridai indietro tutto quello che ti sei intascato negli anni, e poi se vuoi proprio, ti accompagno volentieri alla porta".

Aggiungiamo anche che ai problemi citati, come in ogni condominio che si rispetti, vi sono anche casi di morosità vedi, la Famiglia Grecia, che ogni due per tre è costretta a chiedere prestiti e dilazioni. L'amministratore condominiale gli ha concesso ultimamente l'ennesimo prestito ma praticamente gli ha pignorato, lavastoviglie, camera da letto, servizi igienici ed il gatto.

In mezzo a tutto questo, naturalmente, quello che era l'idea di fondo dei padri costruttori va scemandosi in rigurgiti di nazionalismi anacronistici e dannosi.. Al posto di un condomino, dove prosperi solidarietà, fratellanza e libera circolazione di mezzi e persone, oggi abbiamo catene alle porte, cancelli di ferro e barricate, che di fatto ci hanno recluso in prigioni domestiche.  Ignorando le grida di aiuto di quelli che vivono all'interno del nostro stesso stabile, ma ancor più di coloro che ci stanno urlano dal marciapiede, in fuga da palazzi che abbiamo contribuito a far crollare.

Personalmente anche se profondamente deluso da come stiano andando le cose, rimango ancora oggi convinto che se al posto di banchieri e finanzieri, al comando vi fosse anche solo un neurone delle menti che hanno permesso questo sogno 70 anni fa, oggi potremmo tutti aspirare ad un futuro migliore. Più solidali, più responsabili e più accoglienti verso tutti.

E ci renderemmo conto di apparire più stupidi anche solo a pensare di considerarsi veneti o siciliani, invece che italiani, o meglio europei.




In tutta Europa si contano diversi movimenti a tal proposito è utile questo articolo del Corriere della Sera per una visione d'insieme anche se dell'anno scorso. 

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