sabato 17 ottobre 2015

Contanti o Carta di Credito? Fattura o senza ?

Ammettiamolo a tutti almeno una volta nella vita (magari fosse solo una volta) è stata fatta la domanda riportata nel titolo di questo post

Per la prima parte, ovvero CONTANTI O CARTA DI CREDITO sia esso un venditore, un commerciante, un libero professionista o altro, noteremo che l’attitudine e quindi l'umore, con la quale ci viene posta la domanda cambia a seconda della cifra che stiamo spendendo.

Se stiamo spendendo molto, allora il sorriso sarà ampio, solare, raggiante. Vi mostrerà tutto, capsule, ponti otturazioni, perché in quel preciso istante siete il suo cliente preferito e non importa se pagherete con un pezzo di plastica e ci rimetterà una commissione.

Se stiamo splendendo una cifra bassa, (cifra che viene stabilita secondo l’insindacabile giudizio di chi sta vendendo) il sorriso di contro sarà falso, minatorio, intimidatorio, come a dire provaci e ti chiudo le dita nel cassetto. Quello che nel primo caso era stato un trionfo di denti, in questo frangente sarà un apparire di canini stile vampiro con l’obiettivo unico di dissuaderti dal voler usare quel maledetto pezzo di plastica.

A differenza dei variabili stati d’animo riscontrabili nel caso della prima domanda, superata questa prima fase di stallo, alla nostra risposta CONTANTI, la reazione sarà invece per alcuni (sia chiaro non per tutti), probabilmente la stessa.

Noterete che come prima mutazione di colui che vende, comincerà a guardarsi intorno con aria furtiva, facendo andare a destra e sinistra lo sguardo per accertarsi che altri non possano sentire.

Dopodiché inizierà leggermente ad avvicinarsi, facendo diminuire in maniera pericoloso quello spazio riconosciuto come peri-personale e della quale siamo tutti gelosi. Soprattutto se in pausa pranzo avendo dimenticato di dover trattare con il pubblico il vostro venditore si è sparato una cofana di pasta al pesto.

Quando sarà a pochi centimetri da voi e si sarà ingobbito per nascondersi del tutto protetto dalla vostra figura, che nel frattempo spaventata dalla trasformazione sarà rimasta basita sul posto senza muoversi di un centimetro, porrà con un sibilo degno della peggior serpe tentatrice, la domanda. Con o senza fattura?

Inutile nascondersi, molti soprattutto di fronte a cifre importanti, erroneamente considerano uno sconto dovuto quel 22% di IVA richiesto dallo Stato. Paghiamo tanto, se posso risparmio. Senza immaginare che ci stiamo fregando da soli due volte.

La prima, perché se proprio vogliamo risparmiare, dovremmo chiedere al prode venditore non il 22% ma almeno il 50%. In quanto lui non risparmia l'Iva, che avreste dovuto pagare voi, ma non dichiarando l'incasso, magari a maggio presenterà un 740 più basso del vostro e pagherà di tasse un'aliquota inferiore alla vostra.
Con la differenza che voi prendete 1.200 Euro al mese e lavorate alle poste e d'estate fate 7 giorni al mare dai suoceri a Punta Marina. Lui magari è uno di quelli che girano in Porsche e fa le vacanze in Costa Azzurra.

La seconda è che evadi di qua, evadi di la le tasse, volente o nolente sarebbe meglio pagarle tutti e di meno. Ma questo è il mio punto di vista.

Quindi va da se che se fosse per me, ridurrei, el il contante spronando invece ad usare solo metodi tracciabili.
Senza paura di fare un piacere alle banche, in quanto un Governo che si rispetti farebbe in modo di legiferare per evitare che diventi un ulteriore regalo agli istituti di credito. Ad esempio impedendo o mettendo limiti su commissioni o transazioni avvenute in maniera elettronica.

E invece il Governo (bontà sua) innalza a 3.000 € il limite dei contanti ad oggi fissato a 1.000 €.

Prego vivamente chi è a favore, di non venire a dirmi che tale limite rispecchia la media europea. L’Europa dobbiamo prenderla come esempio sempre e non solo quando ci conviene, quindi quando avremo il tasso di evasione al livello di quello tedesco allora potremo non mettere limiti come fanno loro.

Non credo neanche a chi dice che si favoriranno i consumi, se ho dei soldi da spendere li spendo a prescindere da come pago. E poi questa malinconia di pagare in contanti, tutti con l'ultimo modello di Smartphone e la TV che ti serve il caffè mentre guardi la tua serie preferita, quindi iper-tecnologici, ma ancora a pagare con i rotoli da 20 € come si faceva 50 anni fa.

E non tiratemi in ballo gli anziani per favore, anche questo la ritengo ragione che sa di scusante.

Il problema è che senza contante non gira il nero, se non gira il nero non si possono raccogliere mazzette, raccogliere il pizzo e fare inciuci strani, ed è ovvio che la politica ci tiene ad aiutare e foraggiare il tessuto sociale che la mantiene in vita, altrimenti come farebbe?

Alcuni mi suggeriranno che sarebbe meglio preoccuparsi di andare a scovare i grandi evasori invece di tartassare il piccolo contribuente. Certo, perfettamente corretto e una volta presi fargli pagare fino all'ultimo centesimo, Ma ricordiamoci che in fondo noi siamo parte della società in cui viviamo. E che non si può aspettare sempre che il buon esempio arrivi da qualcun'altro. 
Come sempre è solamente il mio pensiero. Il vostro?











2 commenti:

  1. in linea di massima sono d'accordo, quasi su tutto. Quasi, perché ti garantisco che di anziani che fanno fatica a pagare con carte di credito eccetera, ce ne sono. Poi la consapevolezza amara che se anche tutti pagassimo le tasse, nonostante ripetute promesse da parte della classe politica, qualsivoglia colore e schieramento, dicevo la consapevolezza e la convinzione che le tasse non verranno mai diminuite. Siamo tutti troppo disillusi ormai per crederci. Del resto, non dimenticarti, siamo in Italia! Comunque con questo non voglio assolutamente dire che con questo è lecito evadere. Assolutamente non lo è!

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    1. Anche quando fu dell'Euro si usavano gli anziani come paravento, eppure si sono adattati senza problemi. Per quanto riguarda il pagare le tasse, ho già espresso il mio parere. Però come dici tu, siamo in Italia dove l'illecito viene a volte percepito come furbata.

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